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BookCity, Guido Oldani, nuovo orrizonti poetici, poetry poesia, realismo terminale, verseggiando
02 Sunday Dec 2018
Posted BookCity, NUOVI ORIZZONTI POETICI, OSPITI SPECIALI, VIDEO
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BookCity, Guido Oldani, nuovo orrizonti poetici, poetry poesia, realismo terminale, verseggiando
18 Monday Jun 2018
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INVITIAMO A PARTECIPARE ALLE SELEZIONI:
Per il terzo anno consecutivo il programma “Verseggiando sotto gli astri di Milano” organizza un pomeriggio culturale con reading poetico e intermezzi musicali nell’ambito della RASSEGNA INTERNAZIONALE LETTERARIA BOOKCITY DI MILANO 2018. L’evento intitolato “YIN E YANG – ELEMENTO MASCHILE E FEMMINILE NELL’ ARTE E NELLA LETTERATURA”, che vedrà come ospiti il M° GUIDO OLDANI (fondatore del REALISMO TERMINALE, poeta) E IL PROF. GIUSEPPE LANGELLA (critico letterario, poeta), avrà luogo DOMENICA 18 NOVEMBRE 2018, dalle ore 17.00 presso la Chiesetta dell’Assunta Cascina Linterno a Milano, via Fratelli Zoia 194. Parte musicale a cura del gruppo poetico teatrale POETICANTI Paolo Provasi e Roberta Turconi; performance teatrale di Domitilla Colombo (attrice). Interviene Lucia Bonanni (critico letterario, poetessa).
● COME PARTECIPARE
Per partecipare alla selezione dei poeti siete pregati di spedire 2 POESIE aderenti al tema “YIN E YANG ( ELEMENTO MASCHILE E FEMMINILE)”, in versi liberi, possibilmente, ma NON OBBLIGATORIAMENTE, ispirate alla stilistica del Realismo Terminale e accompagnate da una breve nota biografica alla mail :
verseggiando.eventi@yahoo.it
In oggetto mail scrivere: BOOKCITY YIN E YANG
Scadenza invio elaborati:
20 OTTOBRE 2018 ORE 23.59
● Suggerimenti tematici:
– YIN YANG due elementi complementari della vita
– uomo e donna: battaglia o sentimento? Amici o nemici? Rispetto oppure odio? Insieme o separati?
– contrasti YIN E YANG nella vita di ogni giorno: libere riflessioni a tema
● Organizzazione:
Izabella Teresa Kostka
e l’Associazione Amici Cascina Linterno
● L’elenco dei poeti selezionati verrà pubblicato dopo la chiusura del bando entro il 25 ottobre 2018
● INFO IMPORTANTI
Per rendere più chiaro l’intento del Realismo Terminale in cui: “oggetto diventa soggetto e le cose non vengono più paragonate alla natura ma agli oggetti stessi”, invitiamo a leggere i seguenti articoli:
– Articolo di Giuseppe Langella “Realismo Terminale ”
http://giuseppelangellaopere.weebly.com/il-realismo-terminale.html
(…) La Terra è in piena pandemia abitativa: il genere umano si sta ammassando in immense megalopoli, le “città continue” di calviniana memoria, contenitori post-umani, senza storia e senza volto.
La natura è stata messa ai margini, inghiottita o addomesticata. Nessuna azione ne prevede più l’esistenza. Non sappiamo più accendere un fuoco, zappare l’orto, mungere una mucca. I cibi sono in scatola, il latte in polvere, i contatti virtuali, il mondo racchiuso in un piccolo schermo. È il trionfo della vita artificiale.
Gli oggetti occupano tutto lo spazio abitabile, ci avvolgono come una camicia di forza. Essi ci sono diventati indispensabili. Senza di loro ci sentiremmo persi, non sapremmo più compiere il minimo atto. Perciò, affetti da una parossistica bulimia degli oggetti, ne facciamo incetta in maniera compulsiva. Da servi che erano, si sono trasformati nei nostri padroni; tanto che dominano anche il nostro immaginario.
L’invasione degli oggetti ha contribuito in maniera determinante a produrre l’estinzione dell’umanesimo. Ha generato dei mutamenti antropologici di portata epocale, alterando pesantemente le modalità di percezione del mondo, in quanto ogni nostra esperienza passa attraverso gli oggetti, è essenzialmente contatto con gli oggetti.
Di conseguenza, sono cambiati i nostri codici di riferimento, i parametri per la conoscenza del reale. In passato la pietra di paragone era, di norma, la natura, per cui si diceva: «ha gli occhi azzurri come il mare», «è forte come un toro», «corre come una lepre». Ora, invece, i modelli sono gli oggetti, onde «ha gli occhi di porcellana», «è forte come una ruspa scavatrice», «corre come una Ferrari». Il conio relativo è quello della “similitudine rovesciata”, mediante la quale il mondo può essere ridetto completamente daccapo.
La “similitudine rovesciata” è l’utensile per eccellenza del “realismo terminale”; il registro, la chiave di volta, è l’ironia. Ridiamo sull’orlo dell’abisso, non senza una residua speranza: che l’uomo, deriso, si ravveda. Vogliamo che, a forza di essere messo e tenuto a testa in giù, un po’ di sangue gli torni a irrorare il cervello. Perché la mente non sia solo una playstation.
Firmato: Guido Oldani, Giuseppe Langella, Elena Salibra
– Fototessera del Realismo Terminale:
http://www.lietocolle.com/2014/02/guido-oldani-fototessera-del-realismo-terminale/
● Due poesie scelte di Guido Oldani:
IL TRICICLO
ho comprato ai mercati dell’usato,
un triciclo cui credo somigliare,
è un fratello siamese inseparato.
ci hanno scattato delle foto insieme
in cui sembriamo uguali come gocce,
una di vino bianco, l’altra rosso
e compiremo il giro del pianeta
che è più noioso del mio atlante in casa,
ma per adesso non mi sono mosso.
SISMA
il terremoto, talpa maledetta,
sbocconcellando il luogo come un pane
asciuga il sangue sotto i suoi rottami.
e l’aria è diventata di cemento
sull’aiuto, che porge mille mani
e gli angeli custodi sono muti
lasciando il canto solo alle sirene,
ora c’è una preghiera, che non c’era.
● Due poesie scelte di Giuseppe Langella:
L’OMBRELLO BUONO
Un innato pudore ti fa avara,
quasi gelosa, di ogni più cara
ragione del cuore. Splende nei gesti
la tua virtù senza parole: come
quando facesti dono dell’ombrello
buono a una madre che teneva in braccio,
avvolta in uno straccio,
una piccola cosa, un bambinello,
cercando un improbabile riparo,
sotto un tetto spiovente,
dalla pioggia battente.
(2003) Da Il moto perpetuo, Aragno, Torino 2008
(sez. Giorno e notte)
LEGNO DEI DOLORI
Le spalle larghe aveva
e la forza mansueta dei pazienti
il volontario che, stringendo i denti,
ti ha portato fin qui dal fondovalle,
salendo con la croce al suo calvario.
Di docili cristi tutta una leva.
O legno centenario,
arso dal sole, scavato dai venti,
tutto costole e solchi, schegge e fori;
midollo che si spacca dai dolori,
fosti fasciame che scalda e ripara,
buono per la baracca e per la bara.
(2014) Da Reliquiario della grande tribolazione, Interlinea, Novara 2015
30 Wednesday May 2018
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Como, Giuseppe Langella, Guido Oldani, nuovo orrizonti poetici, poetry poesia arte, realismo terminale, scrittura, verseggiando, Villa del Grumello
Carissimi!
In seguito, come pro memoria, riporto TESTI SCELTI PER L’EVENTO “IL REALISMO TERMINALE DELLA CONTEMPORANEITÀ” PRESSO LA VILLA DEL GRUMELLO A COMO, 18 marzo 2018 (in ordine casuale), organizzato sotto l’egida del programma itinerante “Verseggiando sotto gli astri di Milano ” nell’ambito del ciclo NUOVI ORIZZONTI POETICI. Organizzazione e presentazione Izabella Teresa Kostka e Lina Luraschi in collaborazione con l’associazione Villa del Grumello a Como.
Buona lettura rovesciata a Tutti!
Partecipanti:
LORENZO SPURIO (assente all’evento)
TANIA DI MALTA
ROSA MARIA CORTI
MARIA TERESA TEDDE
LOREDANA BORGHETTO
GIANPIERA SIRONI
AGNESE COPPOLA
LORENZA AUGUADRA
ROSSANA BACCHELLA (assente all’evento)
PATRIZIA VARNIER
GIULIA CATRICALÁ
GIUSEPPE LECCARDI
BARBARA RABITA
IZABELLA TERESA KOSTKA
LINA LURASCHI
VALENTINA NERI
MARCO PELLEGRINI
GIUSY CÀFARI PANÌCO
● LORENZO SPURIO
La cinta stretta
Dell’altro punto controverso
avrei detto in immagini doppie,
se credi che il cielo copra tutto
scopri bugie coperte di nero di seppia.
Pare tutto così costante,
non credi alla lotta che accade:
sai tagliare sogni e incollarli all’acqua,
pure le formiche sanno gestire il danno
ma nei tribunali degli invertebrati
non si sa chi ha il turno a parlare.
Quello che è successo è nelle cose fatte,
la paura è pulviscolo che intacca,
costringe il tempo a rivelare risposte:
hai stretto la cinta dei pensieri.
● TANIA DI MALTA
ISOLE
Guardiamo la luna
attraverso ingressi di silos
come gatti acciambellati
maciniamo mantra solitari.
Isole
come telefoni senza filo
percorriamo la distanza,
fra noi e l’infinito.
● ROSA MARIA CORTI
Effetto tropicale
Come una discarica incinta l’oceano
partorisce forchette, bicchieri, contenitori.
Dice un piccolo granchio sbadato
che nel collo di una bottiglia si è infilato:
“Di decenni di scarichi in mare
è questo l’effetto tropicale”.
● MARIA TERESA TEDDE
Cic Ciac
mettiamo azzurro
a questi piedi ciechi
che senza noi
non sanno dove andare.
I nostri tacchi da vertigine
vacillano certezze
sul nostro collo da allegre giraffe.
Portiamo caraffe
sotto le gambe incerte
di questa donna inerme su di noi.
Stivali azzurri di plastica
un vecchio cielo rispecchiato
e stelle che sembrano di latta.
Siamo più veri
di fiocchi di neve
e di occhi di lana.
Con noi la tramontana
è sconfitta .
Vai in soffitta
a conservare sogni, vai.
● LOREDANA BORGHETTO
Container gravidi
Siamo container gravidi
tra profili freddi in un cielo finto
mentre rami meccanici forzano
lo scrigno dei nostri desideri
per riempirlo di amputati regali.
Vestiti di oggetti denudati di pensieri
arresi ormai ai simulacri della felicità
tra inaridite zolle seminiamo fiori malati.
Ho voglia di sgravarmi
dell’immaginario concluso in oggetti
che creano inciampo, voglio rivedere
profili di montagne e colline
stagliarsi in un cielo vero
voglio accendere le lucciole
col profumo del fieno
e fare l’amore tra spighe e papaveri.
● GIANPIERA SIRONI
VUOTO A PERDERE
Un barattolo pieno di sogni
il mio cuore,
col coperchio socchiuso
e mille emozioni
pronte a venir fuori.
Una bottiglia tra le onde
la mia vita,
con un messaggio
per te che un giorno
mi raccoglierai.
● AGNESE COPPOLA
SENZA TITOLO
Orbite e satelliti
ciminiere e pendenti,
un racconto strano:
leghe metalliche
confinate e conficcate
in vortici virtuali.
Una gru pende
e sospende
anche lo sguardo
di un mattone
che si posa
come una mattina di cemento.
● LORENZA AUGUADRA
SENZA FINE
L’ottimismo è già spiegato, basta un tempo
aggiuntivo di lavoro per dare all’INPS
quell’ultima stagione di decoro.
La chiamano longevità la stazione dell’inferno
nello stanzone di un lavoro, poco importa
precario o di singhiozzo: quel che conta
non è restare umani ogni giorno, ciascuno nel suo
abisso di spazio, ma entrare dritto giovinetto
in qualche galera del profitto e poi uscire
stempiato in orizzontale
sopra il velluto silenzioso di un pianale.
● ROSSANA BACCHELLA
Impossibile recuperare
L’amore s’è addormentato in un bosco
dove raggi di sole filtrano appena.
Nessun bacio nocciola e cioccolato lo ha mai risvegliato.
Ho dimenticato l’amore in un supermercato,
forse l’ho perso in una strada troppo affollata.
L’ho cercato per un po’, poi mi sono rassegnata.
L’amore s’è fermato a un passaggio a livello,
è lì ad aspettare un treno mai passato.
Fermo, come un orologio analogico lasciato nel cassetto.
Il numero dell’amore è rimasto
dentro un cellulare superato, in una SIM bruciata.
Un cinese ha sentenziato: “Impossibile recuperare”.
● PATRIZIA VARNIER
Macchie sul muro
Se l’Universo fosse
una immensa casualità,
hai presente quelle macchie sui muri
che ricordano animali o persone?
Io ho visto in internet una volta
la foto di un ritratto di Garibaldi,
invece era solo una scrostatura,
una casuale scrostatura di intonaco sul muro.
E lo giuro sembrava lui, Garibaldi,
era proprio lui, senz’ombra di dubbio Garibaldi.
E ora passando da Brugherio
ho visto su un muro David Bowie,
la sua faccia, dal marciapiede al tetto.
Ed era lui, proprio lui, David Bowie.
Ma non erano che macchie di pioggia,
nient’altro che macchie di umidità sul muro.
E se tutto l’universo
fosse solo una macchia di pioggia,
una immensa macchia casuale?
Io lo capirei, sì,
questo sarebbe possibile
e comprensibile.
Ma io non riuscirei a spiegarmi
comunque,
non potrei spiegarmi in ogni caso,
da dove spunta
questa infinita voglia di Infinito
che mi urla in petto.
E non è intonaco, e nemmeno pioggia.
● GIULIA CATRICALÁ
Vedrai anche nuvole nere
Vedrai anche nuvole nere
e raggi come chiodi,
vedrai gigli piegati,
nella sacra attesa di vita e
aspetterai, così è per tutti.
Tutto questo troppo sentire
aprirà le zolle, romperà i muri,
ti piegherà i pugni,
accartoccerà gli occhi.
E solo dopo vedrai
quanto era piccola e vicina
la cruna della felicità.
● GIUSEPPE LECCARDI
METRO LILLA
Si viaggia come proiettili, veloci
sotto le strade, le piazze, i viali
e le cantine buie delle case
nel tunnel di cemento che ingoia
anguille luminose di passaggio.
Si corre su rotaie parallele
che brillano di lucido metallo
fili d’Arianna che portano a stazioni
concentrato di luci e di rumori.
Siamo lampade accese
per la giostra dell’eterna notte
del nero labirinto dove
nemmeno il vento s’avventura,
rifugio di clochard e di serpenti.
Città sepolta, capovolta, oscura
che ha per cielo la sua terra dura.
● BARBARA RABITA
Saldi
In vetrine incolori
sfilano i vestiti
forniti di gambe
lisce e snelle.
Sono ciò che
non ero mai stata
in questi colori dorati
luccicanti di poco
e sorrisi di commesse
sempre convincenti.
Il vestito mi indossa
si rimira, si compiace
mi compra a poco prezzo
esce soddisfatto,
sfilano gli oggetti
gli fanno i complimenti.
● IZABELLA TERESA KOSTKA
Tratto da “PILLOLE”
Mi aggrappo alla speranza
come ad un gancio da traino
sporgente dalla (rotta) carrozzeria
viaggio
trascinata sulle tangenziali
di questa affrettata vita
sbandando
confusa da troppe deviazioni.
● LINA LURASCHI
SENZA TITOLO
I ricordi stoccati
come residui differenziati
in spazi astratti su memorie di cellulari
Delirio di un mondo decomposto
cronache di asfittiche metropoli
e sguardi che navigano a vista
Manichini su tapis roulant
… una cinghia che soffoca la vita
● VALENTINA NERI,
MARCO PELLEGRINI
GIUSY CÀFARI PANÌCO (testi non pervenuti in redazione).
Tutti i diritti riservati agli autori
Foto Flavio Casoni
22 Sunday Apr 2018
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Uno splendido pomeriggio pregno di profonde emozioni artistiche durante la 2° puntata del nostro ciclo “NUOVI ORIZZONTI POETICI”, organizzata sotto l’egida del “Verseggiando sotto gli astri di Milano” e intitolata “REALISMO TERMINALE OMAGGIO (ROVESCIATO) A PETRARCA” tenutasi il 20 aprile 2018 presso la Chiesetta dell’Assunta Cascina Linterno a Milano. Ospiti straordinari e protagonisti dell’incontro: il M° GUIDO OLDANI (padre del Realismo Terminale, poeta) E IL PROF. GIUSEPPE LANGELLA (critico letterario, poeta). Intermezzi musicali a cura di Paolo Provasi (Poeticanti), letture di poesie di Francesco Petrarca: Domitilla Colombo (attrice). Con la partecipazione di numerosi autori contemporanei selezionati dal bando e appartenenti al Realismo Terminale. Responsabili programma: organizzatrici e presentatrici Izabella Teresa Kostka e Lina Luraschi in collaborazione con l’associazione Amici Cascina Linterno a Milano Gianni Bianchi e Giuseppe Leccardi.
Foto: Umberto Barbera e Luciano Di Sisto
21 Saturday Apr 2018
Posted NUOVI ORIZZONTI POETICI
in12 Thursday Apr 2018
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“REALISMO TERMINALE OMAGGIO (ROVESCIATO) A PETRARCA” con il Maestro GUIDO OLDANI e il Prof. GIUSEPPE LANGELLA – POETI E TESTI SELEZIONATI PER IL READING DEL 20 APRILE, ORE 17.00 PRESSO LA CHIESETTA DELL’ ASSUNTA DI CASCINA LINTERNO, via Fratelli Zoia 194 MILANO:
● Giulia Catricalà – Parodia della Poesia (sez. PETRARCA)
● Antonio Laneve – PETRARCA al Beauty Center, Idromassaggio (sez. Petrarca)
● Patrizia Varnier – A PETRARCA (Sez. Petrarca); Abiura (RT)
● Barbara Rabita – Mondo acquatico capovolto, Specchio d’acqua
● Veronica Liga – La tua voce, Un rifiuto indifferenziato
● Pasqualina Di Blasio – Senza orario, Sul monte ventoso
● Umberto Barbera – Io, tu e… l’altra
● Tania Di Malta – Tracce, La Tettoia
● Margherita Bonfilio – Pensieri lavati
● Loredana Borghetto – Imprigionati tra i tornelli
● Anna Vercesi – Sulle rive del fiume Argentina
● Rosa Maria Corti – New generation
● Lorenza Auguadra – Contaminazione
● Maria Teresa Infante – Il Rocher (Il frigo)
■ POETI appartenenti alla corrente del REALISMO TERMINALE:
Massimo Silbotti
Giusy Càfari Panìco
Marco Pellegrini
e
● Giuseppe Leccardi (Introduzione: Cascina Linterno e Le lucciole nel Parco delle Cave)
● Izabella Teresa Kostka (Cassaforte)
● Lina Luraschi (Cantiere del silenzio)
● attrice Domitilla COLOMBO – poesie scelte di Petrarca
● Poeticanti: Paolo Provasi
È richiesta la conferma della Vs presenza all’evento.
Congratulazioni a tutti!
Izabella Teresa Kostka
Lina Luraschi
Supervisione: il maestro Guido Oldani
Evento sotto l’egida del programma “Verseggiando sotto gli astri di Milano” nell’ambito del ciclo NUOVI ORIZZONTI POETICI.
Organizzazione: Izabella Teresa Kostka e Lina Luraschi in collaborazione con l’associazione Amici Cascina Linterno a Milano.
INGRESSO LIBERO.
27 Tuesday Mar 2018
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Giuseppe Langella, Guido Oldani, nuovo orrizonti poetici, poesia, poetry, PUBLIC RELATIONS, realismo terminale, scrittura, Villa del Grumello
Sulla pagina ufficiale Facebook del Realismo Terminale (gestita dal Prof. Giuseppe Langella) un articolo riguardante il nostro evento nell’ambito del ciclo NUOVI ORIZZONTI POETICI intitolato “REALISMO TERMINALE DELLA CONTEMPORANEITÀ” tenutosi presso la Villa del Grumello a Como il 18 marzo 2018.
Screenshot dell’articolo a cura di Giuseppe Langella:
26 Monday Mar 2018
Posted eventi, NUOVI ORIZZONTI POETICI
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arte, event, Giuseppe Langella, Guido Oldani, nuovo orrizonti poetici, PETRARCA, poesia, poetry, realismo terminale, scrittura, spettacolo
INVITIAMO A PARTECIPARE ALLE SELEZIONI:
Sotto l’egida del programma itinerante “Verseggiando sotto gli astri di Milano” invitiamo alla seconda serata del ciclo letterario “Nuovi orizzonti poetici” dal titolo:
“REALISMO TERMINALE OMAGGIO (ROVESCIATO) A PETRARCA”
con la partecipazione straordinaria del Maestro GUIDO OLDANI (padre del Realismo Terminale, poeta) e del poeta e critico letterario il Prof. GIUSEPPE LANGELLA. L’appuntamento organizzato come “finissage” che conclude l’evento “REALISMO TERMINALE DELLA CONTEMPORANEITÀ” tenutosi il 18 marzo 2018 presso la Villa del Grumello a Como.
Il programma del 20 aprile verrà arricchito con numerose letture di poesie, intermezzi musicali di Paolo Provasi e Roberta Turconi “POETICANTI” e lettura di alcuni brani di Petrarca a cura dell’attrice DOMITILLA COLOMBO.
L’evento si svolgerà
VENERDÌ 20 APRILE 2018 dalle ore 17.00 – 19.15 presso la suggestiva Chiesetta dell’Assunta Cascina Linterno (la storica estiva dimora di Petrarca), via Fratelli Zoia 194, MILANO.
1) COME PARTECIPARE
Per candidarsi alle selezioni al reading, ogni poeta interessato deve spedire 2 poesie di max. 30 versi ciascuna, seguendo le caratteristiche del Realismo Terminale (dettagli nel paragrafo 2), accompagnate da una breve nota biografica di max 15 righe.
SCADENZA spedizione elaborati: 8 aprile 2018 ore 23.59
MAIL PER LA SPEDIZIONE: verseggiando.eventi@yahoo.it
Nell’oggetto mail specificare: NUOVI ORIZZONTI POETICI 2° – REALISMO TERMINALE PETRARCA
2) STILISTICA DELLE OPERE RICHIESTE – IMPORTANTI SUGGERIMENTI TEMATICI
La serata sarà integralmente dedicata alla stilistica letteraria e artistica della corrente fondata dai nostri Ospiti D’Onore Guido Oldani e Giuseppe Langella: Il Realismo Terminale. Le opere richieste devono essere “aderenti” o “ispirate” alle linee guida del RT e della similitudine rovesciata, rispettando le individuali visioni artistiche con riferimenti, allegorie, metafore etc. in qualche modo riferite all’arte, alla scrittura del grande Petrarca, al valore universale della Poesia etc. Scatenate la Vs fantasia!
● Per rendere più chiaro l’intento del Realismo Terminale in cui: “oggetto diventa soggetto e le cose non vengono più paragonate alla natura ma agli oggetti stessi”, invitiamo a leggere i seguenti articoli:
– Articolo di Giuseppe Langella “Realismo Terminale ”
http://giuseppelangellaopere.weebly.com/il-realismo-terminale.html
(…) La Terra è in piena pandemia abitativa: il genere umano si sta ammassando in immense megalopoli, le “città continue” di calviniana memoria, contenitori post-umani, senza storia e senza volto.
La natura è stata messa ai margini, inghiottita o addomesticata. Nessuna azione ne prevede più l’esistenza. Non sappiamo più accendere un fuoco, zappare l’orto, mungere una mucca. I cibi sono in scatola, il latte in polvere, i contatti virtuali, il mondo racchiuso in un piccolo schermo. È il trionfo della vita artificiale.
Gli oggetti occupano tutto lo spazio abitabile, ci avvolgono come una camicia di forza. Essi ci sono diventati indispensabili. Senza di loro ci sentiremmo persi, non sapremmo più compiere il minimo atto. Perciò, affetti da una parossistica bulimia degli oggetti, ne facciamo incetta in maniera compulsiva. Da servi che erano, si sono trasformati nei nostri padroni; tanto che dominano anche il nostro immaginario.
L’invasione degli oggetti ha contribuito in maniera determinante a produrre l’estinzione dell’umanesimo. Ha generato dei mutamenti antropologici di portata epocale, alterando pesantemente le modalità di percezione del mondo, in quanto ogni nostra esperienza passa attraverso gli oggetti, è essenzialmente contatto con gli oggetti.
Di conseguenza, sono cambiati i nostri codici di riferimento, i parametri per la conoscenza del reale. In passato la pietra di paragone era, di norma, la natura, per cui si diceva: «ha gli occhi azzurri come il mare», «è forte come un toro», «corre come una lepre». Ora, invece, i modelli sono gli oggetti, onde «ha gli occhi di porcellana», «è forte come una ruspa scavatrice», «corre come una Ferrari». Il conio relativo è quello della “similitudine rovesciata”, mediante la quale il mondo può essere ridetto completamente daccapo.
La “similitudine rovesciata” è l’utensile per eccellenza del “realismo terminale”; il registro, la chiave di volta, è l’ironia. Ridiamo sull’orlo dell’abisso, non senza una residua speranza: che l’uomo, deriso, si ravveda. Vogliamo che, a forza di essere messo e tenuto a testa in giù, un po’ di sangue gli torni a irrorare il cervello. Perché la mente non sia solo una playstation.
Firmato: Guido Oldani, Giuseppe Langella, Elena Salibra
– Fototessera del Realismo Terminale:
http://www.lietocolle.com/2014/02/guido-oldani-fototessera-del-realismo-terminale/
● Due poesie scelte di Guido Oldani:
IL TRICICLO
ho comprato ai mercati dell’usato,
un triciclo cui credo somigliare,
è un fratello siamese inseparato.
ci hanno scattato delle foto insieme
in cui sembriamo uguali come gocce,
una di vino bianco, l’altra rosso
e compiremo il giro del pianeta
che è più noioso del mio atlante in casa,
ma per adesso non mi sono mosso.
SISMA
il terremoto, talpa maledetta,
sbocconcellando il luogo come un pane
asciuga il sangue sotto i suoi rottami.
e l’aria è diventata di cemento
sull’aiuto, che porge mille mani
e gli angeli custodi sono muti
lasciando il canto solo alle sirene,
ora c’è una preghiera, che non c’era.
● Due poesie scelte di Giuseppe Langella:
L’OMBRELLO BUONO
Un innato pudore ti fa avara,
quasi gelosa, di ogni più cara
ragione del cuore. Splende nei gesti
la tua virtù senza parole: come
quando facesti dono dell’ombrello
buono a una madre che teneva in braccio,
avvolta in uno straccio,
una piccola cosa, un bambinello,
cercando un improbabile riparo,
sotto un tetto spiovente,
dalla pioggia battente.
(2003) Da Il moto perpetuo, Aragno, Torino 2008
(sez. Giorno e notte)
LEGNO DEI DOLORI
Le spalle larghe aveva
e la forza mansueta dei pazienti
il volontario che, stringendo i denti,
ti ha portato fin qui dal fondovalle,
salendo con la croce al suo calvario.
Di docili cristi tutta una leva.
O legno centenario,
arso dal sole, scavato dai venti,
tutto costole e solchi, schegge e fori;
midollo che si spacca dai dolori,
fosti fasciame che scalda e ripara,
buono per la baracca e per la bara.
(2014) Da Reliquiario della grande tribolazione, Interlinea, Novara 2015
3) ORGANIZZAZIONE EVENTO:
Izabella Teresa Kostka (coordinatrice generale del programma Verseggiando sotto gli astri di Milano)
Lina Luraschi (responsabile eventi per la Città e provincia di Como del Verseggiando sotto gli astri…)
Associazione Amici Cascina Linterno a Milano
4) SELEZIONE ELABORATI
Selezione elaborati verrà effettuata dalle organizzatrici Izabella Teresa Kostka e Lina Luraschi con la supervisione dei Maestri Guido Oldani e Giuseppe Langella.
Per ogni info:
verseggiando.eventi@yahoo.it
L’elenco dei poeti selezionati verrà pubblicato dopo la chiusura del bando entro il 10 aprile 2018.
Izabella Teresa Kostka e Lina Luraschi
Lombardia, 26 marzo 2018.
5) NOTE BIOGRAFICHE
● GUIDO OLDANI nota biografica:
http://www.italian-poetry.org/oldani.htm
● GIUSEPPE LANGELLA nota biografica:
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Langella
26 Monday Mar 2018
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VENERDÌ 20 APRILE 2018 ore 17.00 presso la CHIESETTA DELL’ASSUNTA della CASCINA LINTERNO, VIA FRATELLI ZOIA 194, MILANO.
sotto l’egida del programma Verseggiando sotto gli astri di Milano nell’ambito del ciclo “NUOVI ORIZZONTI POETICI ” il 2° appuntamento dedicato al REALISMO TERMINALE con il Maestro Guido Oldani e il Prof. Giuseppe Langella.
“REALISMO TERMINALE OMAGGIO (ROVESCIATO) A PETRARCA ”
Finissage in riferimento all’incontro presso la Villa del Grumello a Como tenutosi il 18 marzo.
Con la partecipazione di:
– “POETICANTI” PAOLO PROVASI E ROBERTA TURCONI
-DOMITILLA COLOMBO (attrice)
– autori vari selezionati dal bando e appartenenti al Realismo Terminale
Organizzazione: Izabella Teresa Kostka e Lina Luraschi in collaborazione con l’associazione Amici Cascina Linterno.
Ingresso libero e gratuito
22 Thursday Mar 2018
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Foto di Luciano Di Sisto, Izabella Teresa Kostka, Flavio Casoni e alcuni scatti di Savina Speranza.
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